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Il Mondo alla Radio 28.06.2024

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Accordo fatto per i vertici europei. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, la definisce "una missione compiuta" e un "forte segnale della democrazia europea". Accordo però non votato dall’Italia. Poi parleremo di incidenti sul lavoro, e della siccità che sta attanagliando il Sud Italia E' fumata bianca al Consiglio europeo sui vertici delle future istituzioni Ue. I 27 capi di Stato e di governo hanno dato il via libera al pacchetto di nomi concordato tra le tre principali famiglie politiche europee: la popolare Ursula von der Leyen avrà un bis alla Commissione europea, l'ex premier socialista portoghese Antònio Costa andrà alla presidenza del Consiglio europeo e la premier estone liberale Kaja Kallas ricoprirà il posto di Alta rappresentante Ue per la politica estera. L'accordo però non è stato appoggiato dall'Italia, che ha votato contro Costa e Kallas e si è astenuta su von der Leyen. Per Palazzo Chigi, tutto “questo nel rispetto delle diverse valutazioni tra i partiti della maggioranza di governo, e nell'attesa di conoscere le linee programmatiche e aprire una negoziazione sul ruolo dell'Italia". Solo nei primi 3 mesi del 2024 sono state presentate già 145.130 denunce di infortunio (+0,38% rispetto al primo trimestre 2023) e sono stati registrati già 191 decessi. Lo rileva lo studio Uil 'Il lavoro che uccide' presentato in occasione della conferenza stampa su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, presso la sede nazionale della Uil. Il 91,7% dei casi mortali ha riguardato uomini. Quasi la metà dei casi ha riguardato la fascia di lavoratori di 50-64 anni. Negli ultimi 10 anni la media è stata quasi di 1.200 vittime annue sul lavoro. Nel solo 2023, a fronte di 585.356 denunce totali, 1041 hanno riguardato infortuni mortali. La siccità ha bruciato in Italia un campo di grano su 5, con un crollo atteso della produzione nazionale di grano almeno del 20% per effetto della mancanza di pioggia e del caldo torrido che hanno colpito le campagne del Sud Italia, a partire dalla Puglia e della Sicilia, dove si produce quasi la metà del totale nazionale di frumento duro. I primi risultati che vengono dall'avvio delle operazioni di raccolta stanno confermando le previsioni negative delle scorse settimane, con punte di calo del 40/50% per il grano duro al Sud Italia dove si sentono i drammatici effetti della siccità, a partire dai due ''granai d'Italia''. Ospiti a Radio Vaticana, Il Mondo alla Radio Il presidente dell’Istituto Sturzo, Nicola Antonetti (2.44) Silvia Sinibaldi, vicedirettrice di Caritas Italiana e membro del consiglio direttivo di Caritas Europa (09.30) Marco Marazza, professore di diritto del lavoro alla Cattolica di Milano (15.45) Il presidente delle Acli Emiliano Manfredonia (20.55) Il vescovo di Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante (31.00) Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, l’associazione dei consorzi di bonifica (36.40) Nicola Gherardi, componente di giunta di Confagricoltura (41.50) In studio Alessandro Guarasci In regia Gabriele Di Domenico
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