S10P9 - Amelia Rosselli, Variazioni belliche e altre poesie
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S10P9 - Le poesie di Amalia Rosselli e la musica di Moon Safari
PLAYLIST POESIE DI AMELIA ROSSELLI
Nell’udire certe dissonanze
al lento chiaro di luna
poiché ciò che, infreddoliti, né io né te capiamo,
è ben oltre le nostre speranze, forse
è vero amore, disse la cornamusa
congelandomi. Mentre in lente volute le note parlavano senza paura
io chiusi gli occhi e cantai lentamente, una stretta
nel pulsare di tutte le moltitudini.
C’è come un dolore nella stanza, ed
è superato in parte: ma vince il peso
degli oggetti, il loro significare
peso e perdita.C’è come un rosso nell’albero, ma è
l’arancione della base della lampada
comprata in luoghi che non voglio ricordare
perché anch’essi pesano.Come nulla posso sapere della tua fame
precise nel volere
sono le stilizzate fontane
può ben situarsi un rovescio d’un destino
di uomini separati per obliquo rumore
[da Poesie (Garzanti, 2007)]
L’alba si presentò sbracciata e impudica; io
la cinsi di alloro da poeta: ella si risvegliò
lattante, latitante.L’amore era un gioco instabile; un gioco di
fonosillabe.
[Le poesie (Garzanti, 2019)]
Tu non vivi fra queste piante che s’attorcigliano
attorno a questo mio piede senza vasi,
e non hai nella tua linea alcuna canzone per
questi miei versi sterili ora che tu non
avvicini le tue labbra strette a questo mio
corpo ombrato.Tu non appari a chiarire il mistero della
tua non-presenza, tu non stimoli i fiori
in corona attorno al mio polso, rotto perché
non posso tenerti vicino. La luna ha anch’essa
un pendio misericordioso ma tu non agganci
stretti fili alla mia mano che tanto lontana
non può sollevare i pesi dalla tua testa
rotta dai singulti.Temo di fare con la mia presenza scempio
delle occasioni, ora che tu non rinverdisci
l’orizzonte. Temo di apparire strana, confusa
a belare quest’incomprensione. Temo di stendere
vigne vuote sul tuo piede scarlatto. Non
ho altro sorso dalle tue arse labbra che
questo mio empio mistero, noia del giorno
spaccato in mille schegge.
[da “Variazioni Belliche”, 1960-1961, in “Amelia Rosselli, L’opera poetica”, “I Meridiani” Mondadori, 2002]
Se dalle tue lunghe agonie e dai miei brevi respiri
sorgesse un fiore; allora io correrei a ringraziarti
rimboccherei la strada della bellezza. Ma tu non
respiri e mollemente non tiri il tuo arco della sapienza;
tu non respiri e non vuoi ritrovare l’arca di Noè: io
qua respiro e tu tremi e tu cadi forse, e io sicuramente
brillo e cado ai tuoi piedi fatti di cristallo.Ma tu non vuoi morire, e io stendo ancora la mia mano amichevole.
[da “Variazioni Belliche”, 1960-1961, in “Amelia Rosselli, L’opera poetica”, “I Meridiani” Mondadori, 2002]
PLAYLIST MUSICALE >> https://open.spotify.com/playlist/3MBmRo7MZ6EyrLHnmbap4i?si=pCcg0JnTTneikVu1dqD5Fg&pi=e-DPZBZ4R0S7yD
. Thievery Corporation - Lebanese Blonde
. Go Dugong - Corna di Serpente
. DJ Khalab - Anaerobe
— Amelia Rosselli - Nell’udire certe dissonanze al chiaro di luna
. Inude - Noisy Floor, Silent Room
. Bawrut - Ghettoscar
. Bonobo - From You
— Amelia Rosselli - C’è come un dolore nella stanza
. Otto Kummel - Figur 5
— Amelia Rosselli - L’alba si presentò sbracciata e impudica
. Machweo - Clap
. Populous - Umi
— Amelia Rosselli - Tu non vivi tra queste piante
. Christian Loftier - Myiami
. Guendra Guendra - Purple Ambergris
— Amelia Rosselli - Se dalle tue lunghe agonie
. Cuthead - Everlasting Sunday
. Corrado Bucci - The Thief of Trees
…
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PLAYLIST POESIE DI AMELIA ROSSELLI
Nell’udire certe dissonanze
al lento chiaro di luna
poiché ciò che, infreddoliti, né io né te capiamo,
è ben oltre le nostre speranze, forse
è vero amore, disse la cornamusa
congelandomi. Mentre in lente volute le note parlavano senza paura
io chiusi gli occhi e cantai lentamente, una stretta
nel pulsare di tutte le moltitudini.
C’è come un dolore nella stanza, ed
è superato in parte: ma vince il peso
degli oggetti, il loro significare
peso e perdita.C’è come un rosso nell’albero, ma è
l’arancione della base della lampada
comprata in luoghi che non voglio ricordare
perché anch’essi pesano.Come nulla posso sapere della tua fame
precise nel volere
sono le stilizzate fontane
può ben situarsi un rovescio d’un destino
di uomini separati per obliquo rumore
[da Poesie (Garzanti, 2007)]
L’alba si presentò sbracciata e impudica; io
la cinsi di alloro da poeta: ella si risvegliò
lattante, latitante.L’amore era un gioco instabile; un gioco di
fonosillabe.
[Le poesie (Garzanti, 2019)]
Tu non vivi fra queste piante che s’attorcigliano
attorno a questo mio piede senza vasi,
e non hai nella tua linea alcuna canzone per
questi miei versi sterili ora che tu non
avvicini le tue labbra strette a questo mio
corpo ombrato.Tu non appari a chiarire il mistero della
tua non-presenza, tu non stimoli i fiori
in corona attorno al mio polso, rotto perché
non posso tenerti vicino. La luna ha anch’essa
un pendio misericordioso ma tu non agganci
stretti fili alla mia mano che tanto lontana
non può sollevare i pesi dalla tua testa
rotta dai singulti.Temo di fare con la mia presenza scempio
delle occasioni, ora che tu non rinverdisci
l’orizzonte. Temo di apparire strana, confusa
a belare quest’incomprensione. Temo di stendere
vigne vuote sul tuo piede scarlatto. Non
ho altro sorso dalle tue arse labbra che
questo mio empio mistero, noia del giorno
spaccato in mille schegge.
[da “Variazioni Belliche”, 1960-1961, in “Amelia Rosselli, L’opera poetica”, “I Meridiani” Mondadori, 2002]
Se dalle tue lunghe agonie e dai miei brevi respiri
sorgesse un fiore; allora io correrei a ringraziarti
rimboccherei la strada della bellezza. Ma tu non
respiri e mollemente non tiri il tuo arco della sapienza;
tu non respiri e non vuoi ritrovare l’arca di Noè: io
qua respiro e tu tremi e tu cadi forse, e io sicuramente
brillo e cado ai tuoi piedi fatti di cristallo.Ma tu non vuoi morire, e io stendo ancora la mia mano amichevole.
[da “Variazioni Belliche”, 1960-1961, in “Amelia Rosselli, L’opera poetica”, “I Meridiani” Mondadori, 2002]
PLAYLIST MUSICALE >> https://open.spotify.com/playlist/3MBmRo7MZ6EyrLHnmbap4i?si=pCcg0JnTTneikVu1dqD5Fg&pi=e-DPZBZ4R0S7yD
. Thievery Corporation - Lebanese Blonde
. Go Dugong - Corna di Serpente
. DJ Khalab - Anaerobe
— Amelia Rosselli - Nell’udire certe dissonanze al chiaro di luna
. Inude - Noisy Floor, Silent Room
. Bawrut - Ghettoscar
. Bonobo - From You
— Amelia Rosselli - C’è come un dolore nella stanza
. Otto Kummel - Figur 5
— Amelia Rosselli - L’alba si presentò sbracciata e impudica
. Machweo - Clap
. Populous - Umi
— Amelia Rosselli - Tu non vivi tra queste piante
. Christian Loftier - Myiami
. Guendra Guendra - Purple Ambergris
— Amelia Rosselli - Se dalle tue lunghe agonie
. Cuthead - Everlasting Sunday
. Corrado Bucci - The Thief of Trees
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