Artwork

Treść dostarczona przez UIV - Un Italiano Vero. Cała zawartość podcastów, w tym odcinki, grafika i opisy podcastów, jest przesyłana i udostępniana bezpośrednio przez UIV - Un Italiano Vero lub jego partnera na platformie podcastów. Jeśli uważasz, że ktoś wykorzystuje Twoje dzieło chronione prawem autorskim bez Twojej zgody, możesz postępować zgodnie z procedurą opisaną tutaj https://pl.player.fm/legal.
Player FM - aplikacja do podcastów
Przejdź do trybu offline z Player FM !

Episodio 226 - «Caro Roberto, ti racconto com'era il mio sentore scolastico negli Anni Sessanta» | UIV Un Italiano Vero.

6:19
 
Udostępnij
 

Manage episode 290749275 series 2668606
Treść dostarczona przez UIV - Un Italiano Vero. Cała zawartość podcastów, w tym odcinki, grafika i opisy podcastów, jest przesyłana i udostępniana bezpośrednio przez UIV - Un Italiano Vero lub jego partnera na platformie podcastów. Jeśli uważasz, że ktoś wykorzystuje Twoje dzieło chronione prawem autorskim bez Twojej zgody, możesz postępować zgodnie z procedurą opisaną tutaj https://pl.player.fm/legal.
° ° °
Per sostenere UIV - Donazioni: https://paypal.me/unitalianovero
Contenuti esclusivi ► http://www.patreon.com/uiv
° ° °
L'audio su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=KRkrA5vsJqw
° ° °
In questo episodio leggo un commento di Axum Verona, caro amico di UIV e mio.
Il commento è relativo a questa diretta: "2° parte - A proposito di perplessità, di frustrazione e di frustrati | UIV" https://youtu.be/wLqKlRop1L4
Ecco il commento:
«Caro Roberto, ti racconto com'era il mio sentore scolastico negli Anni Sessanta. Grazie alla mia cara e perduta sorella, sono andato in prima che sapevo già leggere col dito-cursore e scrivere bene con l'astina, il pennino e l'inchiostro, senza fare disastri, macchie né zampilli. Il mio maestro era, per me, come una divinità. Il suo timbro di voce era una carezza continua. I suoi toni, modulati in base al percorso discorsivo (talvolta autentiche arringhe), erano come una musica che m'incantava. Bastava un suo sguardo diretto per farmi sentire importante e sereno.
Elegantissimo, indossava un completo giacca e cravatta ogni santo giorno, e profumava di lavanda. Rasato in modo perfetto, pettinato come un divo, assumeva, per me, un'aria eterea, incorporea. Non "tuonava" mai, con nessuno, neanche con i più indisciplinati. Se occorreva, si avvicinava e bisbigliava loro, affinché nessuno di noi potesse sentire i predicozzi. Terminava l'intervento con uno sguardo di intesa col capitato, uno sguardo che chiedeva poco: una promessa. Infatti, ci insegnava l'onore del gentiluomo e l'assoluto rispetto per le bambine.
A quei tempi, già in seconda, si doveva affrontare un esame concreto: una prova scritta e una orale. Giacché l'esame era presenziato dal direttore, lui -- il mio maestro -- comunicava con noi con gli sguardi, come fosse un linguaggio in codice. Non tentava di suggerire, bensì ci trasmetteva serenità. Sorrideva in un modo dolcissimo, contenuto ma penetrante, come farebbe un telepatico, se esistessero i telepatici. In terza, giacché eravamo disposti in tre file di banchi, organizzò l'armadio a mo' di cabina elettorale. Fornì ogni fila di un simbolo: rosa, gardenia e lillà. Col senno di poi, ho capito che non poteva usare il garofano sebbene molti lo avessero preferito durante la consultazione dei simboli, decisi a maggioranza relativa. Chi eleggevamo, alzandoci uno alla volta per segnare la scheda nell'armadio, in segreto? I candidati a capofila.
Tre capi di fila risultavano democraticamente come tre capiclasse. Lui, che di capi ne aveva visti fin troppi, anche per strada, soltanto venti anni prima, non voleva un capoclasse unico. Ognuno dei tre si curava dei ragazzi della propria fila; mai un'ingerenza di "sconfinamento". Se "a furor di fila" il capo veniva visto come incapace o inadeguato (al sodo: svogliato) allora si passava a nuova elezione per quell'unica fila. Come avvenivano le proposte di dimissioni del capo sfaticato? Per alzata di mano.
Potrei continuare con una miriade di ricordi, ma penso che questo quadretto sia sufficiente per farti capire quanto sono stato fortunato alle elementari. Anche gli altri maestri e maestre erano come lui, ma come lui non c'era nessuno... ^__^»
Buon ascolto!
Ciao!
rob
Per contattarmi:
unitalianoverob@gmail.com
skype: unitalianoverob
UIV - Social:
http://www.unitalianovero.it
http://www.spreaker.com/user/unitalianovero
http://fb.com/unitalianoverob
http://www.tiktok.com/@unitalianoverob
http://www.instagram.com/unitalianovero
http://www.twitter.com/unitalianoverob
https://www.joinclubhouse.com/@unitalianoverob
http://t.me/unitalianovero
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/uivoce-il-podcast-di-uiv-un-italiano-vero--4202148/support.
  continue reading

254 odcinków

Artwork
iconUdostępnij
 
Manage episode 290749275 series 2668606
Treść dostarczona przez UIV - Un Italiano Vero. Cała zawartość podcastów, w tym odcinki, grafika i opisy podcastów, jest przesyłana i udostępniana bezpośrednio przez UIV - Un Italiano Vero lub jego partnera na platformie podcastów. Jeśli uważasz, że ktoś wykorzystuje Twoje dzieło chronione prawem autorskim bez Twojej zgody, możesz postępować zgodnie z procedurą opisaną tutaj https://pl.player.fm/legal.
° ° °
Per sostenere UIV - Donazioni: https://paypal.me/unitalianovero
Contenuti esclusivi ► http://www.patreon.com/uiv
° ° °
L'audio su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=KRkrA5vsJqw
° ° °
In questo episodio leggo un commento di Axum Verona, caro amico di UIV e mio.
Il commento è relativo a questa diretta: "2° parte - A proposito di perplessità, di frustrazione e di frustrati | UIV" https://youtu.be/wLqKlRop1L4
Ecco il commento:
«Caro Roberto, ti racconto com'era il mio sentore scolastico negli Anni Sessanta. Grazie alla mia cara e perduta sorella, sono andato in prima che sapevo già leggere col dito-cursore e scrivere bene con l'astina, il pennino e l'inchiostro, senza fare disastri, macchie né zampilli. Il mio maestro era, per me, come una divinità. Il suo timbro di voce era una carezza continua. I suoi toni, modulati in base al percorso discorsivo (talvolta autentiche arringhe), erano come una musica che m'incantava. Bastava un suo sguardo diretto per farmi sentire importante e sereno.
Elegantissimo, indossava un completo giacca e cravatta ogni santo giorno, e profumava di lavanda. Rasato in modo perfetto, pettinato come un divo, assumeva, per me, un'aria eterea, incorporea. Non "tuonava" mai, con nessuno, neanche con i più indisciplinati. Se occorreva, si avvicinava e bisbigliava loro, affinché nessuno di noi potesse sentire i predicozzi. Terminava l'intervento con uno sguardo di intesa col capitato, uno sguardo che chiedeva poco: una promessa. Infatti, ci insegnava l'onore del gentiluomo e l'assoluto rispetto per le bambine.
A quei tempi, già in seconda, si doveva affrontare un esame concreto: una prova scritta e una orale. Giacché l'esame era presenziato dal direttore, lui -- il mio maestro -- comunicava con noi con gli sguardi, come fosse un linguaggio in codice. Non tentava di suggerire, bensì ci trasmetteva serenità. Sorrideva in un modo dolcissimo, contenuto ma penetrante, come farebbe un telepatico, se esistessero i telepatici. In terza, giacché eravamo disposti in tre file di banchi, organizzò l'armadio a mo' di cabina elettorale. Fornì ogni fila di un simbolo: rosa, gardenia e lillà. Col senno di poi, ho capito che non poteva usare il garofano sebbene molti lo avessero preferito durante la consultazione dei simboli, decisi a maggioranza relativa. Chi eleggevamo, alzandoci uno alla volta per segnare la scheda nell'armadio, in segreto? I candidati a capofila.
Tre capi di fila risultavano democraticamente come tre capiclasse. Lui, che di capi ne aveva visti fin troppi, anche per strada, soltanto venti anni prima, non voleva un capoclasse unico. Ognuno dei tre si curava dei ragazzi della propria fila; mai un'ingerenza di "sconfinamento". Se "a furor di fila" il capo veniva visto come incapace o inadeguato (al sodo: svogliato) allora si passava a nuova elezione per quell'unica fila. Come avvenivano le proposte di dimissioni del capo sfaticato? Per alzata di mano.
Potrei continuare con una miriade di ricordi, ma penso che questo quadretto sia sufficiente per farti capire quanto sono stato fortunato alle elementari. Anche gli altri maestri e maestre erano come lui, ma come lui non c'era nessuno... ^__^»
Buon ascolto!
Ciao!
rob
Per contattarmi:
unitalianoverob@gmail.com
skype: unitalianoverob
UIV - Social:
http://www.unitalianovero.it
http://www.spreaker.com/user/unitalianovero
http://fb.com/unitalianoverob
http://www.tiktok.com/@unitalianoverob
http://www.instagram.com/unitalianovero
http://www.twitter.com/unitalianoverob
https://www.joinclubhouse.com/@unitalianoverob
http://t.me/unitalianovero
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/uivoce-il-podcast-di-uiv-un-italiano-vero--4202148/support.
  continue reading

254 odcinków

Wszystkie odcinki

×
 
Loading …

Zapraszamy w Player FM

Odtwarzacz FM skanuje sieć w poszukiwaniu wysokiej jakości podcastów, abyś mógł się nią cieszyć już teraz. To najlepsza aplikacja do podcastów, działająca na Androidzie, iPhonie i Internecie. Zarejestruj się, aby zsynchronizować subskrypcje na różnych urządzeniach.

 

Skrócona instrukcja obsługi